Replying to Anteprima Dead Space 2
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VincentPosted: 25/8/2010, 12:42

Dead Space 2



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Zero gravity
La demo si è aperta in un momento decisamente problematico per il buon Isaac Clarke: per qualche motivo non meglio specificato, The Sprawl (ovvero la colonia mineraria su cui si svolge l’avventura) è rimasta senza energia. Considerando che i Necromorfi notoriamente gradiscono le zone poco illuminate, è evidente la necessità di riportare la situazione alla normalità al più presto. L’unico modo è riallineare i pannelli solari piazzati all’esterno, ben oltre l’atmosfera artificiale dell’insediamento. Per quanto la tuta di Isaac conceda brevi periodi in assenza d’ossigeno, la scorta d’aria molto limitata complica non poco la situazione. Costretto perlomeno a provare, il protagonista si lancia da uno dei portelli pressurizzati della città verso lo spazio profondo: abbiamo potuto così vedere nuovamente all’opera il sistema di navigazione a gravità zero implementato nella tuta, che grazie a dei piccoli propulsori permette ora una navigazione libera a 360° anche nel vuoto. Ruotando la telecamera attorno al personaggio gli sviluppatori ci hanno mostrato una visuale mozzafiato dello spazio aperto, mentre sotto al protagonista si stendeva la colonia, ben visibile nonostante le centinaia di metri di distanza. Data la necessità di riallineare i pannelli solari che forniscono energia alla stazione, la prima parte del livello si basa sull’utilizzo del potere Cinesi, già visto nel predecessore. Muovendosi liberamente nello spazio, il giocatore deve avvicinarsi ai grossi specchi montati su braccia mobili e riportarli nella posizione corretta, permettendo così ai raggi solari di incanalarsi nel giusto percorso e di creare energia elettrica. L’impresa è resa complicata dai movimenti molto lenti data la totale assenza di gravità, dalla necessità di fermare il lavoro per fare scorta di ossigeno presso le piccole stazioni esterne e dall’occasionale comparsa di alcuni necromorfi noti come Nest (lett. “nido”), i quali si presentano sotto forma di sacche organiche in grado di estendere braccia artigliate e di sparare a distanza ravvicinata una sostanza tossica. Una volta superate le difficoltà, Isaac può allineare l’ultimo pannello e godersi finalmente lo spettacolo dell’energia solare all’opera, sotto forma di un enorme raggio che dal cielo scende direttamente nel cuore della colonia mineraria. Dopo aver controllato l’obbiettivo seguente grazie al marker già utilizzato nel primo Dead Space (il quale mostra per qualche secondo una striscia luminosa che indica la direzione da seguire), Isaac rientra nella stazione per fare rapporto via radio sul successo della missione.

Freefall
Purtroppo la situazione è molto meno rosea del previsto; la compagna di sventure di Isaac lo informa che qualcosa sta sigillando tutte le entrate alla stazione e che non c’è il tempo materiale per riscendere. Senza pensarci due volte, l’ingegnere decide di prendere una piccola scorciatoia: legatosi ad un’apposita sedia collegata ad un braccio meccanico si fa letteralmente sparare nello spazio aperto, in caduta libera verso lo Sprawl. Potendo usufruire di un temporaneo Boost proveniente dai micro getti propulsori, Isaac deve necessariamente fare in fretta, dato che l’ossigeno nelle bombole è molto limitato. A rendere ancor più caotica e spettacolare la sequenza ci pensano il gran numero di detriti in orbita attorno alla colonia, che il giocatore dovrà evitare mettendosi per tempo sulla giusta traiettoria. Mentre i palazzi della città si avvicinano a velocità vertiginosa, Isaac riesce all’ultimo momento ad infilarsi nel condotto di areazione di uno dei grattacieli, precipitando rovinosamente nell’angusto spazio: solo un ultimo disperato boost dei propulsori installati negli stivali lo salva da un fatale schianto a terra. Neanche il tempo di tirare il fiato che il protagonista si trova minacciato da ogni direzione, dando origine ad un lungo combattimento a gravità 0 che vede nuovamente in gioco diversi necromorfi già scoperti nelle precedenti anteprime, dai Puker, in grado di “vomitare” una sostanza acida a grande distanza, ai Pack, gruppi di inquietanti simil-bambini che attaccano in branchi. Nel complesso, la demo ci ha permesso ancora una volta di apprezzare la grandissima cura al dettaglio che caratterizza il titolo, sempre più evidente livello dopo livello: dalle nuove animazioni della tuta che permettono di vedere all’opera i piccoli propulsori per la gravità 0, alla straordinaria riproduzione dello spazio aperto, l’impatto visivo di Dead Space 2 è il non-plus ultra per qualunque appassionato di fantascienza a sfondo spaziale. Anche l’audio si attesta su livelli ottimi, con musiche perfettamente bilanciate e gestite durante le fasi più concitate, doppiaggio in inglese convincente (ancora nessun dettaglio sulla versione italiana) ed effettistica memorabile.

Fonte: spaziogames.it
Recensione con video : qui